L'emoperfusione con polimixina B è una strategia extarcorporea per la rimozione dell'endotossina circolante nei pazienti con sepsi.
Il suo ruolo è pero molto studiato, non solo nella patogenesi della sepsi, ma anche per i suoi effetti sulle funzioni sia cardiaca che renale e nelle interazioni tra questi 2 sistemi.
Affronteremo il tema del controllo dell'attività endotossinica nei pazienti sottopposti a trapianto cardiaco e nel gruppo dei pazienti pediatrici, applicazione questa molto recente.
L'obiettvo è quello di sottolinerae il ruolo cruciale di questo mediatore nell'insorgenza dell'insufficienza d'organo e anche quello di ricordare la possibilità della rimozione extracorporea di tale mediatore dal circolo e correlarla ai principali outcomes.
Marco Cucurachi
Dirigente Medico Cardiorianimazione - Ospedale Vito Fazzi – Lecce
Salvatore Grasso
Direttore UOC Anestesia e Rianimazione II Universitaria - Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Bari
Giuseppe Fiore
Responsabile Cardiorianimazione – Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Bari
Gianluca Paternoster
Dirigente Medico UOC di Cardioanestesia e Rianimazione Cardiologica - Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo di Potenza
Zaccaria Ricci
Direttore Struttura Complessa Anestesia e Rianimazione Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer, Firenze - Dipartimento Scienze della Salute, Università di Firenze
Moderatori: M. Cucurachi, S. Grasso | |
17.00 | Introduzione |
17.05 | Endotossinemia nel paziente cardiaco: perché, quando e come neutralizzarla G. Paternoster |
17.25 | Polymyxin B hemoperfusion nella cardiochirurgia dell’adulto e nel trapianto di cuore G. Fiore |
17.45 | Polymyxin B hemoperfusion a seguito di cardiochirurgia nel paziente pediatrico Z. Ricci |
18.05 | Discussione |
18.25 | Conclusioni |